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23 dicembre

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advent soundtrack

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di Edoardo Truttero
di Edoardo Truttero
di Edoardo Truttero

Ciao a tutti e tutte, questa è Advent Soundtrack, un esperimento più che una newsletter.
Ogni giorno, fino a Natale, vi consiglierò una canzone con annessa qualche mia riflessione.
Consiglio sempre di ascoltare prima la canzone e dopo leggere quanto ho scritto in merito.
Fatemi sapere se il brano di oggi vi piace, se ve ne ha fatto venire in mente qualcuno simile o semplicemente cosa ne pensate di questa iniziativa.

Nel Box rosso, sotto al nome dell'artista, trovate 3 pulsanti per poter ascoltare la canzone su Spotify, Apple Music e su Youtube.

Ciao a tutti e tutte, questa è Advent Soundtrack, un esperimento più che una newsletter.
Ogni giorno, fino a Natale, vi consiglierò una canzone con annessa qualche mia riflessione.
Consiglio sempre di ascoltare prima la canzone e dopo leggere quanto ho scritto in merito.
Fatemi sapere se il brano di oggi vi piace, se ve ne ha fatto venire in mente qualcuno simile o semplicemente cosa ne pensate di questa iniziativa.

Nel Box rosso, sotto al nome dell'artista, trovate 3 pulsanti per poter ascoltare la canzone su Spotify, Apple Music e su Youtube.

Ciao a tutti e tutte, questa è Advent Soundtrack, un esperimento più che una newsletter.
Ogni giorno, fino a Natale, vi consiglierò una canzone con annessa qualche mia riflessione.
Consiglio sempre di ascoltare prima la canzone e dopo leggere quanto ho scritto in merito.
Fatemi sapere se il brano di oggi vi piace, se ve ne ha fatto venire in mente qualcuno simile o semplicemente cosa ne pensate di questa iniziativa.

Nel Box rosso, sotto al nome dell'artista, trovate 3 pulsanti per poter ascoltare la canzone su Spotify, Apple Music e su Youtube.

if this is the last time

if this is the last time

if this is the last time

lany

lany

lany

Siamo giunti alla penultima traccia della colonna sonora di questo avvento. Il tempo è volato e sono contento che ci sia qualcuno che sta ancora leggendo i miei deliri.

Quanto mi piacciono i LANY ragazzi. Fanno un pop semplicissimo e un botto teen, ma non so bene perché ma mi piace praticamente qualsiasi album che abbiano fatto uscire.

Il disco che però incontra i miei gusti tra tutti gli altri che hanno fatto è quello dove è contenuta questa canzone. Forse proprio perché non sono 14 canzoni d’amore ma ci sono due brani che spezzano un po’ il mood smielato. Uno è i still talk to jesus e l’altro è questo.

In questo pezzo si parla del rapporto con i genitori e della presa di coscienza del fatto che potrebbero morire molto prima di quando crediamo.
Un’altra canzone allegra insomma.

La prima strofa è dedicata alla mamma.

“Hey, mom, I know we're gettin' old
And the lines on our hands have changed
But you still look at me the same”

C’è una presa di coscienza del fatto che stanno invecchiando entrambi, ma la mamma si nota di più. Nonostante tutto questo tempo lei continua a guardarlo allo stesso modo. Un bel modo di dire che l’amore di una mamma sarà sempre lo stesso, nonostante il passare degli anni.

“Hey, mom, guess what? You're really tough
And I know you did all you could
Just to make sure my life was good”

Chi di voi ha mai detto alla propria mamma quanto è stata tosta e forte? Credo che quasi nessuno si renda conto dei sacrifici che fanno le mamme per permetterci di vivere la vita che loro credono sia la migliore. Spesso quello che loro credono sia il meglio per noi, magari non lo è veramente, ma le buone intenzioni ci sono quasi sempre.

Questo rendersi conto di tutto ciò che la mamma fa per noi, spesso coincide con la realizzazione del fatto che presto non ci sarà più. Addirittura potremmo accorgerci solo dopo la sua morte e rimpiangeremo tutti i momenti che non abbiamo passato insieme a lei.

Chiaramente stiamo parlando di una famiglia tutto sommato normale, in cui le cose vanno bene. Se il padre fosse stato violento o la madre una tossica, probabilmente avremmo avuto un altro tipo di canzone.

“Sorry for the fights and the tone of my voice
Sorry for the nights when I made the wrong choice
Life is flyin' by and it's hittin' me now
I hope it's not, but”

In questo pre-ritornello chiede scusa per tutti quei momenti insieme che potevano essere spesi meglio e per tutte le volte che l’ha delusa. E di nuovo si rende conto che la vita sta volando e di conseguenza anche il tempo che rimane da vivere ad entrambi.

“If this is the last time, please come close
I love you with all my heart, you know
I don't wanna cry, I'm bad at goodbye
If this is the last time
Then let's do the things we always do
Like go to the mall and buy some shoes
I don't wanna cry, I'm bad at goodbye
If this is the last time”

Il ritornello è abbastanza strappalacrime e smielato. In particolare mi tocca perché con mia mamma sono andato un paio di volte in centro a comprare delle scarpe che voleva. Sospetto che più che comprare delle scarpe volesse solo passare del tempo con me e andare a fare shopping fosse solo una scusa. Le mamme fanno anche questo alla fine, fanno un sacco di gesti carini senza farceli notare per non caricarci del peso delle aspettative. Per permetterci di vivere pensando a meno cose possibili, preoccupandosi per la nostra serenità. A volte più di quanto facciamo noi stessi.

Ora tocca al papà, a cui sono stati dedicati tre versi in meno rispetto alla mamma. Ma in fondo è anche giusto così, perché è senso comune che i figli siano un po’ più della mamma che del papà.

“Hey, dad, what's up? Miss you so much
Yeah, the shade of your hair has changed
But I look up to you the same”

Qua non si parla più di linee sulle mani, ma di colore dei capelli che cambiano. Effettivamente sui papà si nota prima, perché per costrutto sociale c’è meno la tendenza di tingere i capelli e nascondere l’età che avanza.

“Taught me how to fish, taught me how to ride a bike
Taught me how to love, how to treat a woman right
Life is flyin' by and it's hittin' me now
I hope it's not, but”

Il papà gli ha insegnato tante cose nella vita. Gli ha insegnato ad andare in bici da piccolo, ma pure come come pescare, quindi saper aspettare, ma soprattutto come trattare una donna nel modo giusto.

Anche questa frase trova un bel riscontro nella mia vita, perché mio padre è stato un bellissimo esempio di mascolinità non tossica. Non ha mai fatto un commento su una donna pur guardandosi un sacco di Moto GP. Ha sempre un po’ ripudiato le battute a doppio senso e ha sempre lamentato la tipica clientela dei barbieri che finiscono sempre a parlare di figa.
Ho assorbito per imitazione questo modo di comportarmi e non potrei essergli più grato.

Il secondo ritornello è uguale al primo solo che invece di andare a comprare le scarpe gli chiede di guardare insieme il telegiornale. Evidentemente una cosa che fanno insieme o che hanno fatto per tanto tempo. Una cosa a cui non dava peso e che ora pagherebbe pur di rivivere uno di quei momenti di normalità.

Il bridge recita:

“Hey you, sit back
Don't go so fast”

Ora sembra essere il suo turno di guidare la macchina e di dire loro di non correre. I ruoli si invertono come se ora lui potesse prendersi cura dei suoi genitori che stanno invecchiando, come facevano loro con lui quando era piccolo.

Il terzo e ultimo ritornello cambia ancora la stessa frase di prima e stavolta diventa:

“So let's do the things we always do
Or maybe we try something brand new”

Perché forzarsi a fare qualcosa che facevano sempre, così da vivere già nella malinconia di quando non ci saranno più. Potrebbero continuare a vivere normalmente, come se non fosse l’ultima volta che hanno l’opportunità di fare qualcosa insieme. Così da aggiungere un’altra esperienza insieme all’elenco delle cose da custodire nei suoi ricordi.

Non dico che bisognerebbe vivere i rapporti interpersonali come se ogni momento fosse l’ultimo. Dico solo che ogni tanto, soprattutto se diamo alcune cose per scontate, dovremmo proprio fermarci e pensare:

“If this is the last time
If this is the last time
Oh, if this is the last time”

Siamo giunti alla penultima traccia della colonna sonora di questo avvento. Il tempo è volato e sono contento che ci sia qualcuno che sta ancora leggendo i miei deliri.

Quanto mi piacciono i LANY ragazzi. Fanno un pop semplicissimo e un botto teen, ma non so bene perché ma mi piace praticamente qualsiasi album che abbiano fatto uscire.

Il disco che però incontra i miei gusti tra tutti gli altri che hanno fatto è quello dove è contenuta questa canzone. Forse proprio perché non sono 14 canzoni d’amore ma ci sono due brani che spezzano un po’ il mood smielato. Uno è i still talk to jesus e l’altro è questo.

In questo pezzo si parla del rapporto con i genitori e della presa di coscienza del fatto che potrebbero morire molto prima di quando crediamo.
Un’altra canzone allegra insomma.

La prima strofa è dedicata alla mamma.

“Hey, mom, I know we're gettin' old
And the lines on our hands have changed
But you still look at me the same”

C’è una presa di coscienza del fatto che stanno invecchiando entrambi, ma la mamma si nota di più. Nonostante tutto questo tempo lei continua a guardarlo allo stesso modo. Un bel modo di dire che l’amore di una mamma sarà sempre lo stesso, nonostante il passare degli anni.

“Hey, mom, guess what? You're really tough
And I know you did all you could
Just to make sure my life was good”

Chi di voi ha mai detto alla propria mamma quanto è stata tosta e forte? Credo che quasi nessuno si renda conto dei sacrifici che fanno le mamme per permetterci di vivere la vita che loro credono sia la migliore. Spesso quello che loro credono sia il meglio per noi, magari non lo è veramente, ma le buone intenzioni ci sono quasi sempre.

Questo rendersi conto di tutto ciò che la mamma fa per noi, spesso coincide con la realizzazione del fatto che presto non ci sarà più. Addirittura potremmo accorgerci solo dopo la sua morte e rimpiangeremo tutti i momenti che non abbiamo passato insieme a lei.

Chiaramente stiamo parlando di una famiglia tutto sommato normale, in cui le cose vanno bene. Se il padre fosse stato violento o la madre una tossica, probabilmente avremmo avuto un altro tipo di canzone.

“Sorry for the fights and the tone of my voice
Sorry for the nights when I made the wrong choice
Life is flyin' by and it's hittin' me now
I hope it's not, but”

In questo pre-ritornello chiede scusa per tutti quei momenti insieme che potevano essere spesi meglio e per tutte le volte che l’ha delusa. E di nuovo si rende conto che la vita sta volando e di conseguenza anche il tempo che rimane da vivere ad entrambi.

“If this is the last time, please come close
I love you with all my heart, you know
I don't wanna cry, I'm bad at goodbye
If this is the last time
Then let's do the things we always do
Like go to the mall and buy some shoes
I don't wanna cry, I'm bad at goodbye
If this is the last time”

Il ritornello è abbastanza strappalacrime e smielato. In particolare mi tocca perché con mia mamma sono andato un paio di volte in centro a comprare delle scarpe che voleva. Sospetto che più che comprare delle scarpe volesse solo passare del tempo con me e andare a fare shopping fosse solo una scusa. Le mamme fanno anche questo alla fine, fanno un sacco di gesti carini senza farceli notare per non caricarci del peso delle aspettative. Per permetterci di vivere pensando a meno cose possibili, preoccupandosi per la nostra serenità. A volte più di quanto facciamo noi stessi.

Ora tocca al papà, a cui sono stati dedicati tre versi in meno rispetto alla mamma. Ma in fondo è anche giusto così, perché è senso comune che i figli siano un po’ più della mamma che del papà.

“Hey, dad, what's up? Miss you so much
Yeah, the shade of your hair has changed
But I look up to you the same”

Qua non si parla più di linee sulle mani, ma di colore dei capelli che cambiano. Effettivamente sui papà si nota prima, perché per costrutto sociale c’è meno la tendenza di tingere i capelli e nascondere l’età che avanza.

“Taught me how to fish, taught me how to ride a bike
Taught me how to love, how to treat a woman right
Life is flyin' by and it's hittin' me now
I hope it's not, but”

Il papà gli ha insegnato tante cose nella vita. Gli ha insegnato ad andare in bici da piccolo, ma pure come come pescare, quindi saper aspettare, ma soprattutto come trattare una donna nel modo giusto.

Anche questa frase trova un bel riscontro nella mia vita, perché mio padre è stato un bellissimo esempio di mascolinità non tossica. Non ha mai fatto un commento su una donna pur guardandosi un sacco di Moto GP. Ha sempre un po’ ripudiato le battute a doppio senso e ha sempre lamentato la tipica clientela dei barbieri che finiscono sempre a parlare di figa.
Ho assorbito per imitazione questo modo di comportarmi e non potrei essergli più grato.

Il secondo ritornello è uguale al primo solo che invece di andare a comprare le scarpe gli chiede di guardare insieme il telegiornale. Evidentemente una cosa che fanno insieme o che hanno fatto per tanto tempo. Una cosa a cui non dava peso e che ora pagherebbe pur di rivivere uno di quei momenti di normalità.

Il bridge recita:

“Hey you, sit back
Don't go so fast”

Ora sembra essere il suo turno di guidare la macchina e di dire loro di non correre. I ruoli si invertono come se ora lui potesse prendersi cura dei suoi genitori che stanno invecchiando, come facevano loro con lui quando era piccolo.

Il terzo e ultimo ritornello cambia ancora la stessa frase di prima e stavolta diventa:

“So let's do the things we always do
Or maybe we try something brand new”

Perché forzarsi a fare qualcosa che facevano sempre, così da vivere già nella malinconia di quando non ci saranno più. Potrebbero continuare a vivere normalmente, come se non fosse l’ultima volta che hanno l’opportunità di fare qualcosa insieme. Così da aggiungere un’altra esperienza insieme all’elenco delle cose da custodire nei suoi ricordi.

Non dico che bisognerebbe vivere i rapporti interpersonali come se ogni momento fosse l’ultimo. Dico solo che ogni tanto, soprattutto se diamo alcune cose per scontate, dovremmo proprio fermarci e pensare:

“If this is the last time
If this is the last time
Oh, if this is the last time”

Siamo giunti alla penultima traccia della colonna sonora di questo avvento. Il tempo è volato e sono contento che ci sia qualcuno che sta ancora leggendo i miei deliri.

Quanto mi piacciono i LANY ragazzi. Fanno un pop semplicissimo e un botto teen, ma non so bene perché ma mi piace praticamente qualsiasi album che abbiano fatto uscire.

Il disco che però incontra i miei gusti tra tutti gli altri che hanno fatto è quello dove è contenuta questa canzone. Forse proprio perché non sono 14 canzoni d’amore ma ci sono due brani che spezzano un po’ il mood smielato. Uno è i still talk to jesus e l’altro è questo.

In questo pezzo si parla del rapporto con i genitori e della presa di coscienza del fatto che potrebbero morire molto prima di quando crediamo.
Un’altra canzone allegra insomma.

La prima strofa è dedicata alla mamma.

“Hey, mom, I know we're gettin' old
And the lines on our hands have changed
But you still look at me the same”

C’è una presa di coscienza del fatto che stanno invecchiando entrambi, ma la mamma si nota di più. Nonostante tutto questo tempo lei continua a guardarlo allo stesso modo. Un bel modo di dire che l’amore di una mamma sarà sempre lo stesso, nonostante il passare degli anni.

“Hey, mom, guess what? You're really tough
And I know you did all you could
Just to make sure my life was good”

Chi di voi ha mai detto alla propria mamma quanto è stata tosta e forte? Credo che quasi nessuno si renda conto dei sacrifici che fanno le mamme per permetterci di vivere la vita che loro credono sia la migliore. Spesso quello che loro credono sia il meglio per noi, magari non lo è veramente, ma le buone intenzioni ci sono quasi sempre.

Questo rendersi conto di tutto ciò che la mamma fa per noi, spesso coincide con la realizzazione del fatto che presto non ci sarà più. Addirittura potremmo accorgerci solo dopo la sua morte e rimpiangeremo tutti i momenti che non abbiamo passato insieme a lei.

Chiaramente stiamo parlando di una famiglia tutto sommato normale, in cui le cose vanno bene. Se il padre fosse stato violento o la madre una tossica, probabilmente avremmo avuto un altro tipo di canzone.

“Sorry for the fights and the tone of my voice
Sorry for the nights when I made the wrong choice
Life is flyin' by and it's hittin' me now
I hope it's not, but”

In questo pre-ritornello chiede scusa per tutti quei momenti insieme che potevano essere spesi meglio e per tutte le volte che l’ha delusa. E di nuovo si rende conto che la vita sta volando e di conseguenza anche il tempo che rimane da vivere ad entrambi.

“If this is the last time, please come close
I love you with all my heart, you know
I don't wanna cry, I'm bad at goodbye
If this is the last time
Then let's do the things we always do
Like go to the mall and buy some shoes
I don't wanna cry, I'm bad at goodbye
If this is the last time”

Il ritornello è abbastanza strappalacrime e smielato. In particolare mi tocca perché con mia mamma sono andato un paio di volte in centro a comprare delle scarpe che voleva. Sospetto che più che comprare delle scarpe volesse solo passare del tempo con me e andare a fare shopping fosse solo una scusa. Le mamme fanno anche questo alla fine, fanno un sacco di gesti carini senza farceli notare per non caricarci del peso delle aspettative. Per permetterci di vivere pensando a meno cose possibili, preoccupandosi per la nostra serenità. A volte più di quanto facciamo noi stessi.

Ora tocca al papà, a cui sono stati dedicati tre versi in meno rispetto alla mamma. Ma in fondo è anche giusto così, perché è senso comune che i figli siano un po’ più della mamma che del papà.

“Hey, dad, what's up? Miss you so much
Yeah, the shade of your hair has changed
But I look up to you the same”

Qua non si parla più di linee sulle mani, ma di colore dei capelli che cambiano. Effettivamente sui papà si nota prima, perché per costrutto sociale c’è meno la tendenza di tingere i capelli e nascondere l’età che avanza.

“Taught me how to fish, taught me how to ride a bike
Taught me how to love, how to treat a woman right
Life is flyin' by and it's hittin' me now
I hope it's not, but”

Il papà gli ha insegnato tante cose nella vita. Gli ha insegnato ad andare in bici da piccolo, ma pure come come pescare, quindi saper aspettare, ma soprattutto come trattare una donna nel modo giusto.

Anche questa frase trova un bel riscontro nella mia vita, perché mio padre è stato un bellissimo esempio di mascolinità non tossica. Non ha mai fatto un commento su una donna pur guardandosi un sacco di Moto GP. Ha sempre un po’ ripudiato le battute a doppio senso e ha sempre lamentato la tipica clientela dei barbieri che finiscono sempre a parlare di figa.
Ho assorbito per imitazione questo modo di comportarmi e non potrei essergli più grato.

Il secondo ritornello è uguale al primo solo che invece di andare a comprare le scarpe gli chiede di guardare insieme il telegiornale. Evidentemente una cosa che fanno insieme o che hanno fatto per tanto tempo. Una cosa a cui non dava peso e che ora pagherebbe pur di rivivere uno di quei momenti di normalità.

Il bridge recita:

“Hey you, sit back
Don't go so fast”

Ora sembra essere il suo turno di guidare la macchina e di dire loro di non correre. I ruoli si invertono come se ora lui potesse prendersi cura dei suoi genitori che stanno invecchiando, come facevano loro con lui quando era piccolo.

Il terzo e ultimo ritornello cambia ancora la stessa frase di prima e stavolta diventa:

“So let's do the things we always do
Or maybe we try something brand new”

Perché forzarsi a fare qualcosa che facevano sempre, così da vivere già nella malinconia di quando non ci saranno più. Potrebbero continuare a vivere normalmente, come se non fosse l’ultima volta che hanno l’opportunità di fare qualcosa insieme. Così da aggiungere un’altra esperienza insieme all’elenco delle cose da custodire nei suoi ricordi.

Non dico che bisognerebbe vivere i rapporti interpersonali come se ogni momento fosse l’ultimo. Dico solo che ogni tanto, soprattutto se diamo alcune cose per scontate, dovremmo proprio fermarci e pensare:

“If this is the last time
If this is the last time
Oh, if this is the last time”

Angolo del fastidio

Angolo del fastidio

Angolo del fastidio

Mi spiace che questo pezzo sia così pop, ma così poco conosciuto. A sto punto potevano fare una roba più di nicchia e più straziante.

Mi spiace che questo pezzo sia così pop, ma così poco conosciuto. A sto punto potevano fare una roba più di nicchia e più straziante.

Trovi tutte le canzoni in questa playlist.

Un abbraccio.
Edo

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Un abbraccio.
Edo

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Un abbraccio.
Edo

prossimo calendario
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149D 12H 30M 37S

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