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6 dicembre

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advent soundtrack

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di Edoardo Truttero
di Edoardo Truttero
di Edoardo Truttero

Ciao a tutti e tutte, questa è Advent Soundtrack, un esperimento più che una newsletter.
Ogni giorno, fino a Natale, vi consiglierò una canzone con annessa qualche mia riflessione.
Consiglio sempre di ascoltare prima la canzone e dopo leggere quanto ho scritto in merito.
Fatemi sapere se il brano di oggi vi piace, se ve ne ha fatto venire in mente qualcuno simile o semplicemente cosa ne pensate di questa iniziativa.

Nel Box rosso, sotto al nome dell'artista, trovate 3 pulsanti per poter ascoltare la canzone su Spotify, Apple Music e su Youtube.

Ciao a tutti e tutte, questa è Advent Soundtrack, un esperimento più che una newsletter.
Ogni giorno, fino a Natale, vi consiglierò una canzone con annessa qualche mia riflessione.
Consiglio sempre di ascoltare prima la canzone e dopo leggere quanto ho scritto in merito.
Fatemi sapere se il brano di oggi vi piace, se ve ne ha fatto venire in mente qualcuno simile o semplicemente cosa ne pensate di questa iniziativa.

Nel Box rosso, sotto al nome dell'artista, trovate 3 pulsanti per poter ascoltare la canzone su Spotify, Apple Music e su Youtube.

Ciao a tutti e tutte, questa è Advent Soundtrack, un esperimento più che una newsletter.
Ogni giorno, fino a Natale, vi consiglierò una canzone con annessa qualche mia riflessione.
Consiglio sempre di ascoltare prima la canzone e dopo leggere quanto ho scritto in merito.
Fatemi sapere se il brano di oggi vi piace, se ve ne ha fatto venire in mente qualcuno simile o semplicemente cosa ne pensate di questa iniziativa.

Nel Box rosso, sotto al nome dell'artista, trovate 3 pulsanti per poter ascoltare la canzone su Spotify, Apple Music e su Youtube.

binding

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Nilüfer Yanya

Nilüfer Yanya

Nilüfer Yanya

Belle le scorse canzoni eh, però tutta roba uscita negli anni scorsi. Il brano di oggi è il primo di questa raccolta che invece è uscito proprio nel 2024. Ce ne saranno altri, non temete.

Mi spiace tanto ma io di Nilüfer Yanya non so proprio nulla. Manco come si pronunci il suo nome.
Vi lascio il link per le puntata di PVC in cui si parla di lei e del disco.

A dire il vero la canzone di oggi è l’unica canzone sua che ascolto, ma sicuramente dovrò recuperare tutte le altre perché questo pezzo è una bella hit. Fatelo pure voi e fatemi sapere se trovate qualcosa di interessante.

Sonorità molto chill, voce molto pacata, a tratti sussurrata, come se fosse cantata con un filo di voce, perché non si hanno le forze per parlare più forte.
Non ho esattamente il C2 in inglese, quindi perdonatemi se sbaglio a tradurre o a interpretare qualcosa. Io ci ho provato. Fatemi sapere le vostre interpretazioni che sono curioso.

Se non ho capito male, si parla di un bel malessere interiore su un bel tappeto musicale.
Traspare il fatto che ci sia l’intenzione di mettersi alle spalle un brutto periodo, che probabilmente l’ha portata all’apatia. Cerca di sfuggire da questa condizione di nulla, di dolore interiore facendo cose sconsiderate come:

“Driving too fast” che implica il correre un rischio molto alto e quindi sentirsi di nuovo vivi perché si rischia di morire.

Oppure

“Chemical crash” ovvero assumere droghe e distaccarsi dalla realtà, non risolvendo il problema, ma mettendolo da parte per un po’.

Nella mia testa poi lei si schianta e sente quel “taste of steel” che potrebbe essere banalmente il sapore del sangue o di qualche frammento dell’auto che le è finito in bocca.
Infatti nell’interludio (genius lo segna come interlude), si parla di come “that green light gets weaker and weaker”.

Nella mia interpretazione c’è lei che guida strafatta, si schianta e la macchina si cappotta. Lei è sottosopra e vede la luce verde del semaforo che si affievolisce sempre di più perché sta per perdere i sensi. Probabilmente è solo un mio viaggione, ma mi piace vederla così.

Se invece vogliamo essere più fedeli al testo e farci meno pippe mentali, si parla di un malessere interiore, così profondo che non si riesce a spiegare da dove arrivi davvero.
Infatti:

“And it feels like, feels like it's deeper and deeper”

Il pre-ritornello secondo me è la vera chicca di questo pezzo.
Con quel canto sussurrato, tendente all’afonia e la base che si prepara a crescere di intensità.

“So come on and feel this, I'm hardly here either”

Mi fa impazzire come suonino queste due frasi e quanto siano efficaci le parole scelte.
Si invita un ipotetico interlocutore a provare quello che sta provando lei. A provare questo dolore che la sta facendo vivere distaccata dalla realtà, una sorta di depersonalizzazione.

“One push and my wheels give, amnesia, amnesia”

Quanto è bello sentire quel “amnesia, amnesia” pronunciato proprio “am·nee·zhuh”. Pazzesco.
Il riferimento alle ruote potrebbe confermare il mio viaggione sull’incidente provocato perché guidava troppo veloce. Ma rimaniamo umili.

“So come on and feel this, the needle gets deeper”

Di nuovo l’invito a provare quello che prova lei. E poi quest’immagine fortissima del chiodo che si infila sempre più a fondo. Chiaramente è una metafora per parlare di questo suo dolore che cresce sempre di più arrivando a contaminare il suo animo così a fondo da avere poi ripercussioni su tutti i suoi pensieri. Oppure potrebbe essere uno spuntone, un vetro o un frammento di qualcosa che le si è conficcato nel corpo dopo l’incidente. Ma abbiamo detto che ufficialmente nessuna auto è stata capottata durante la realizzazione di questo brano.

“I'm hollow I needed this, I need your amnesia”

È così svuotata da questo dolore, che aveva bisogno di questo. Di questa sua autodistruzione. Di somatizzare il dolore, di potergli dare un origine. Tuttavia la causa di questo malessere è ancora lì, ci vorrebbe la tua amnesia. Magari questo “tu” riesce a dimenticare in fretta le cose, oppure ad avere meno coscienza e meno sensi di colpa per quello che fa. Magari perché vive con più leggerezza e dà meno importanza alle cose.

Qui la chitarra guadagna ulteriormente intensità per accompagnare il ritornello.

“We chase each storm, it takes me nowhere
Cut this loop inside my heart
Getting caught inside my chest
And I taste your scorn, I don't know what's left
Got to give me something strong
Got to make sure it's your best”

Diciamo che quello di cui si parla è sempre quello, sofferenza e ancora sofferenza.
Rompi questo circolo vizioso, intrappolato nel mio petto. Dammi qualcosa di forte, il più forte che hai per darmi un po’ di sollievo.

Il suono della chitarra si affievolisce di nuovo per prepararci al mood della seconda strofa.

Nella seconda strofa mi sembra si parli di come il suo diventare famosa in fretta ("came up too fast"), abbia ulteriormente aumentato questo suo disagio. In questo paradiso per i soldi ("heaven for cash"), che dovrebbero fare la felicità, in realtà è come se pagasse questa abbondanza materiale con una tassa sulla felicità, che piano piano sta esaurendo le sue risorse ("Draining my stash").

E poi di nuovo interludio, pre-ritornello e ritornello.
Il ritornello alla fine si ripete con qualche variazione. Si va più sul pesante, sul concreto. Ad esempio si passa da “Cut this loop inside my heart” a “Cut a hole inside my heart”.

Il tutto finisce ribadendo la sua richiesta di qualcosa di forte. E assicurati che sia il più forte che hai.

Belle le scorse canzoni eh, però tutta roba uscita negli anni scorsi. Il brano di oggi è il primo di questa raccolta che invece è uscito proprio nel 2024. Ce ne saranno altri, non temete.

Mi spiace tanto ma io di Nilüfer Yanya non so proprio nulla. Manco come si pronunci il suo nome.
Vi lascio il link per le puntata di PVC in cui si parla di lei e del disco.

A dire il vero la canzone di oggi è l’unica canzone sua che ascolto, ma sicuramente dovrò recuperare tutte le altre perché questo pezzo è una bella hit. Fatelo pure voi e fatemi sapere se trovate qualcosa di interessante.

Sonorità molto chill, voce molto pacata, a tratti sussurrata, come se fosse cantata con un filo di voce, perché non si hanno le forze per parlare più forte.
Non ho esattamente il C2 in inglese, quindi perdonatemi se sbaglio a tradurre o a interpretare qualcosa. Io ci ho provato. Fatemi sapere le vostre interpretazioni che sono curioso.

Se non ho capito male, si parla di un bel malessere interiore su un bel tappeto musicale.
Traspare il fatto che ci sia l’intenzione di mettersi alle spalle un brutto periodo, che probabilmente l’ha portata all’apatia. Cerca di sfuggire da questa condizione di nulla, di dolore interiore facendo cose sconsiderate come:

“Driving too fast” che implica il correre un rischio molto alto e quindi sentirsi di nuovo vivi perché si rischia di morire.

Oppure

“Chemical crash” ovvero assumere droghe e distaccarsi dalla realtà, non risolvendo il problema, ma mettendolo da parte per un po’.

Nella mia testa poi lei si schianta e sente quel “taste of steel” che potrebbe essere banalmente il sapore del sangue o di qualche frammento dell’auto che le è finito in bocca.
Infatti nell’interludio (genius lo segna come interlude), si parla di come “that green light gets weaker and weaker”.

Nella mia interpretazione c’è lei che guida strafatta, si schianta e la macchina si cappotta. Lei è sottosopra e vede la luce verde del semaforo che si affievolisce sempre di più perché sta per perdere i sensi. Probabilmente è solo un mio viaggione, ma mi piace vederla così.

Se invece vogliamo essere più fedeli al testo e farci meno pippe mentali, si parla di un malessere interiore, così profondo che non si riesce a spiegare da dove arrivi davvero.
Infatti:

“And it feels like, feels like it's deeper and deeper”

Il pre-ritornello secondo me è la vera chicca di questo pezzo.
Con quel canto sussurrato, tendente all’afonia e la base che si prepara a crescere di intensità.

“So come on and feel this, I'm hardly here either”

Mi fa impazzire come suonino queste due frasi e quanto siano efficaci le parole scelte.
Si invita un ipotetico interlocutore a provare quello che sta provando lei. A provare questo dolore che la sta facendo vivere distaccata dalla realtà, una sorta di depersonalizzazione.

“One push and my wheels give, amnesia, amnesia”

Quanto è bello sentire quel “amnesia, amnesia” pronunciato proprio “am·nee·zhuh”. Pazzesco.
Il riferimento alle ruote potrebbe confermare il mio viaggione sull’incidente provocato perché guidava troppo veloce. Ma rimaniamo umili.

“So come on and feel this, the needle gets deeper”

Di nuovo l’invito a provare quello che prova lei. E poi quest’immagine fortissima del chiodo che si infila sempre più a fondo. Chiaramente è una metafora per parlare di questo suo dolore che cresce sempre di più arrivando a contaminare il suo animo così a fondo da avere poi ripercussioni su tutti i suoi pensieri. Oppure potrebbe essere uno spuntone, un vetro o un frammento di qualcosa che le si è conficcato nel corpo dopo l’incidente. Ma abbiamo detto che ufficialmente nessuna auto è stata capottata durante la realizzazione di questo brano.

“I'm hollow I needed this, I need your amnesia”

È così svuotata da questo dolore, che aveva bisogno di questo. Di questa sua autodistruzione. Di somatizzare il dolore, di potergli dare un origine. Tuttavia la causa di questo malessere è ancora lì, ci vorrebbe la tua amnesia. Magari questo “tu” riesce a dimenticare in fretta le cose, oppure ad avere meno coscienza e meno sensi di colpa per quello che fa. Magari perché vive con più leggerezza e dà meno importanza alle cose.

Qui la chitarra guadagna ulteriormente intensità per accompagnare il ritornello.

“We chase each storm, it takes me nowhere
Cut this loop inside my heart
Getting caught inside my chest
And I taste your scorn, I don't know what's left
Got to give me something strong
Got to make sure it's your best”

Diciamo che quello di cui si parla è sempre quello, sofferenza e ancora sofferenza.
Rompi questo circolo vizioso, intrappolato nel mio petto. Dammi qualcosa di forte, il più forte che hai per darmi un po’ di sollievo.

Il suono della chitarra si affievolisce di nuovo per prepararci al mood della seconda strofa.

Nella seconda strofa mi sembra si parli di come il suo diventare famosa in fretta ("came up too fast"), abbia ulteriormente aumentato questo suo disagio. In questo paradiso per i soldi ("heaven for cash"), che dovrebbero fare la felicità, in realtà è come se pagasse questa abbondanza materiale con una tassa sulla felicità, che piano piano sta esaurendo le sue risorse ("Draining my stash").

E poi di nuovo interludio, pre-ritornello e ritornello.
Il ritornello alla fine si ripete con qualche variazione. Si va più sul pesante, sul concreto. Ad esempio si passa da “Cut this loop inside my heart” a “Cut a hole inside my heart”.

Il tutto finisce ribadendo la sua richiesta di qualcosa di forte. E assicurati che sia il più forte che hai.

Belle le scorse canzoni eh, però tutta roba uscita negli anni scorsi. Il brano di oggi è il primo di questa raccolta che invece è uscito proprio nel 2024. Ce ne saranno altri, non temete.

Mi spiace tanto ma io di Nilüfer Yanya non so proprio nulla. Manco come si pronunci il suo nome.
Vi lascio il link per le puntata di PVC in cui si parla di lei e del disco.

A dire il vero la canzone di oggi è l’unica canzone sua che ascolto, ma sicuramente dovrò recuperare tutte le altre perché questo pezzo è una bella hit. Fatelo pure voi e fatemi sapere se trovate qualcosa di interessante.

Sonorità molto chill, voce molto pacata, a tratti sussurrata, come se fosse cantata con un filo di voce, perché non si hanno le forze per parlare più forte.
Non ho esattamente il C2 in inglese, quindi perdonatemi se sbaglio a tradurre o a interpretare qualcosa. Io ci ho provato. Fatemi sapere le vostre interpretazioni che sono curioso.

Se non ho capito male, si parla di un bel malessere interiore su un bel tappeto musicale.
Traspare il fatto che ci sia l’intenzione di mettersi alle spalle un brutto periodo, che probabilmente l’ha portata all’apatia. Cerca di sfuggire da questa condizione di nulla, di dolore interiore facendo cose sconsiderate come:

“Driving too fast” che implica il correre un rischio molto alto e quindi sentirsi di nuovo vivi perché si rischia di morire.

Oppure

“Chemical crash” ovvero assumere droghe e distaccarsi dalla realtà, non risolvendo il problema, ma mettendolo da parte per un po’.

Nella mia testa poi lei si schianta e sente quel “taste of steel” che potrebbe essere banalmente il sapore del sangue o di qualche frammento dell’auto che le è finito in bocca.
Infatti nell’interludio (genius lo segna come interlude), si parla di come “that green light gets weaker and weaker”.

Nella mia interpretazione c’è lei che guida strafatta, si schianta e la macchina si cappotta. Lei è sottosopra e vede la luce verde del semaforo che si affievolisce sempre di più perché sta per perdere i sensi. Probabilmente è solo un mio viaggione, ma mi piace vederla così.

Se invece vogliamo essere più fedeli al testo e farci meno pippe mentali, si parla di un malessere interiore, così profondo che non si riesce a spiegare da dove arrivi davvero.
Infatti:

“And it feels like, feels like it's deeper and deeper”

Il pre-ritornello secondo me è la vera chicca di questo pezzo.
Con quel canto sussurrato, tendente all’afonia e la base che si prepara a crescere di intensità.

“So come on and feel this, I'm hardly here either”

Mi fa impazzire come suonino queste due frasi e quanto siano efficaci le parole scelte.
Si invita un ipotetico interlocutore a provare quello che sta provando lei. A provare questo dolore che la sta facendo vivere distaccata dalla realtà, una sorta di depersonalizzazione.

“One push and my wheels give, amnesia, amnesia”

Quanto è bello sentire quel “amnesia, amnesia” pronunciato proprio “am·nee·zhuh”. Pazzesco.
Il riferimento alle ruote potrebbe confermare il mio viaggione sull’incidente provocato perché guidava troppo veloce. Ma rimaniamo umili.

“So come on and feel this, the needle gets deeper”

Di nuovo l’invito a provare quello che prova lei. E poi quest’immagine fortissima del chiodo che si infila sempre più a fondo. Chiaramente è una metafora per parlare di questo suo dolore che cresce sempre di più arrivando a contaminare il suo animo così a fondo da avere poi ripercussioni su tutti i suoi pensieri. Oppure potrebbe essere uno spuntone, un vetro o un frammento di qualcosa che le si è conficcato nel corpo dopo l’incidente. Ma abbiamo detto che ufficialmente nessuna auto è stata capottata durante la realizzazione di questo brano.

“I'm hollow I needed this, I need your amnesia”

È così svuotata da questo dolore, che aveva bisogno di questo. Di questa sua autodistruzione. Di somatizzare il dolore, di potergli dare un origine. Tuttavia la causa di questo malessere è ancora lì, ci vorrebbe la tua amnesia. Magari questo “tu” riesce a dimenticare in fretta le cose, oppure ad avere meno coscienza e meno sensi di colpa per quello che fa. Magari perché vive con più leggerezza e dà meno importanza alle cose.

Qui la chitarra guadagna ulteriormente intensità per accompagnare il ritornello.

“We chase each storm, it takes me nowhere
Cut this loop inside my heart
Getting caught inside my chest
And I taste your scorn, I don't know what's left
Got to give me something strong
Got to make sure it's your best”

Diciamo che quello di cui si parla è sempre quello, sofferenza e ancora sofferenza.
Rompi questo circolo vizioso, intrappolato nel mio petto. Dammi qualcosa di forte, il più forte che hai per darmi un po’ di sollievo.

Il suono della chitarra si affievolisce di nuovo per prepararci al mood della seconda strofa.

Nella seconda strofa mi sembra si parli di come il suo diventare famosa in fretta ("came up too fast"), abbia ulteriormente aumentato questo suo disagio. In questo paradiso per i soldi ("heaven for cash"), che dovrebbero fare la felicità, in realtà è come se pagasse questa abbondanza materiale con una tassa sulla felicità, che piano piano sta esaurendo le sue risorse ("Draining my stash").

E poi di nuovo interludio, pre-ritornello e ritornello.
Il ritornello alla fine si ripete con qualche variazione. Si va più sul pesante, sul concreto. Ad esempio si passa da “Cut this loop inside my heart” a “Cut a hole inside my heart”.

Il tutto finisce ribadendo la sua richiesta di qualcosa di forte. E assicurati che sia il più forte che hai.

Angolo del fastidio

Angolo del fastidio

Angolo del fastidio

Eh amici, l'angolo del fastidio oggi lo uso per ribadire che secondo me la nostra cara Nilüfer parlava di lei che si schianta strafatta in auto. Però obiettivamente non è un'interpretazione verosimile. Quindi rosico perché sarebbe potuta essere veramente swag una canzone che gioca con dolori interiori ed esteriori usando un incidente per descrivere il proprio malessere.

Eh amici, l'angolo del fastidio oggi lo uso per ribadire che secondo me la nostra cara Nilüfer parlava di lei che si schianta strafatta in auto. Però obiettivamente non è un'interpretazione verosimile. Quindi rosico perché sarebbe potuta essere veramente swag una canzone che gioca con dolori interiori ed esteriori usando un incidente per descrivere il proprio malessere.

Trovi tutte le canzoni in questa playlist.

Un abbraccio.
Edo

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Edo

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Un abbraccio.
Edo

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149D 12H 30M 38S

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